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IL PROGETTO
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Caffè e prestazioni sportive

Quando prima di una gara o di un allenamento bisogna assumere il caffè per avere il miglior effetto stimolante?

La tazzina di caffè oltre ad essere un’abitudine degli italiani è anche una compagna di allenamento per tanti sportivi.

Le ricerche scientifiche hanno documentato i vantaggi che una moderata quantità di caffeina apporta alle prestazioni di molte discipline, sia di endurance, che di potenza, ma soprattutto in quelle attività che richiedono precisione e prontezza del sistema nervoso. Oltretutto è dimostrato un stimolo al metabolismo che farà piacere chi insegue il dimagrimento.

 

Senza entrare nel merito di meccanismi complessi, proviamo oggi a capire come dovrebbe essere consumato il caffè per trarre il massimo vantaggio ed evitare il più possibile gli effetti collaterali. Perché qualcuno può essercene.

Cerchiamo prima di tutto di mantenere  la quantità assunta le due tazzine al massimo al giorno perchè questo è un obiettivo salutare.  Il caffè fatto con la moka ha un gusto meno intenso, ma non  è più leggero come invece si potrebbe pensare. Anzi, per quanto riguarda il contenuto di caffeina, il caffè con la moka ne contiene circa il doppio rispetto ad un Espresso.

Meglio non eccedere. Sarebbe inutile per fini sportivi, ma soprattuto provocando assuefazione la tendenza sarà quella di aumentare il numero dei caffè ingeriti per ottenere lo stesso effetto. Quantità eccessive inducono gli effetti collaterali che molti hanno sperimentato: Insonnia, tachicardia, irritabilità, ma soprattutto incide pesantemente sull’acidità dell’organismo.

Nel nostro corpo si verificano continue reazioni chimiche che per non essere intralciate hanno bisogno di un ambiente con un livello di acidità precisa. E’ bene sapere che il caffè è uno degli alimenti più acidificanti in assoluto e quindi tende ad abbassare il Ph dell’organismo: Meglio non esagerare perché l’acidosi metabolica è l’anticamera di patologie molto serie.

Finite le cattive notizie come possiamo consumarlo per ottenere il massimo degli effetti positivi?

Allora prima di tutto diciamo che in quello preparato nella moka di casa troveremo più caffeina, ma anche più grassi rispetto a una tazzina di caffè espresso. Questo perché nella moka il passaggio dell’acqua è molto più lento e porta via molte più sostanze delle fibre di caffè. Quindi ricordiamo che quest’ultimo è più carico e meno digeribile.

Riguardo i tempi di presenza in circolo nel sangue la caffeina impiega circa 40min.

In molti staranno dissentendo sostenendo una risposta più rapida basata sull’esperienza, ma così non è. Spesso l’attivazione immediata che percepiamo immediatamente è dovuta al balzo glicemico causato dallo zucchero, ma che avrà un altrettanto rapido balzo verso il basso per l’ipoglicemia reattiva. Per cui sarebbe meglio prenderlo senza zucchero.

C’è poi anche un effetto placebo: Prendere un caffè per molti è un rito a cui associamo una rimessa in moto.

Poi è anche vero che una piccola parte di caffeina viene assorbita per via sublinguale e quindi entra in circolo prima. Ma è una quantità ridotta.

La risposta vera e propria della caffeina arriva dunque a partire dai 40 minuti e si protrae per circa un paio d’ore.

Ogni tanto sarebbe opportuno fare un periodo di Wash-out, ossia un periodo senza alcuna assunzione di caffeina al fine di “lavare” totalmente l’organismo da ogni traccia di caffeina. Per ottenere questo risultato ed eliminare ogni forma di assuefazione ed effetti collaterali occorreranno circa 5 giorni. Il processo è sicuramente favorito anche dall’abitudine di bere molta acqua.

Un buon consiglio che ci sentiamo di dare è di effettuare un Wash-out almeno ogni 2 mesi. In questo modo otterremo il massimo effetto rispettando la nostra salute.